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Dr.ssa Marta Brunetti Psicologa Ancona

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"Perché un aiuto psicologico?
La coppia che decide di ricorrere alla Procrezione Medicalmente Assistita può sentire il bisogno di avere un supporto psicologico per affrontare disagi e difficoltà di un percorso sicuramente non facile. La coppia, o i membri della stessa separatamente, possono affrontare durante il colloquio, diversi aspetti connessi alla difficoltà riproduttiva.
Spesso il senso di impotenza per la genitorialità negata comporta una forte crisi di identità nei confronti del ruolo di donna e di uomo. L’identità femminile è ancora intimamente associata alla maternità. Non poter avere un figlio causa quindi una dolorosa ferita narcisistica e un abbassamento dell’autostima. L’uomo tende invece a confondere la virilità con la fertilità, arrivando a dirsi: ‘Non sono un vero uomo se non so dare la vita’. Per superare tale conflitto capita che arrivi a un eccessivo investimento lavorativo, allontanandosi dalla partner.

Quali sono i problemi che vengono affrontati?
Una parte fondamentale del nostro lavoro consiste nel far emergere le emozioni profonde conseguenti alla diagnosi di difficoltà riproduttiva, aiutando i pazienti ad accettare anche le eventuali reazioni negative. È facile ad esempio sperimentare dolore, invidia per chi riesce ad avere bambini, rabbia (per se stessi, per il coniuge o per un destino ingiusto) e senso di colpa. Quando poi l’infertilità è inspiegata o senza causa apparente, non ha cioè cause organiche precise, c’è una componente psicologica aggiuntiva che può essere utile approfondire. La scoperta di una causa di tipo fisico da parte del medico ha un valore rassicurante sulla persona, che sente di potersi affidare al professionista per la risoluzione del suo problema. Se invece non viene riscontrata alcuna spiegazione accettabile, aumenta il senso d’impotenza e conseguentemente l’auto-colpevolizzazione.
In questo percorso è inoltre essenziale aiutare le coppie nell’elaborazione del lutto, perché la perdita di un bambino immaginario (il bimbo desiderato che non si riesce a concepire) è molto simile alla perdita di una persona reale. Non di rado la difficoltà riproduttiva ha ripercussioni anche sulla coppia: i partner potrebbero allontanarsi e vivere il dolore del desiderio non appagato senza condivisione reciproca. Una volta ottenuta la gravidanza ‘artificiale’, può insorgere nella donna un sentimento di ambivalenza: la gioia di attendere un bimbo si scontra con la mancanza di naturalità del concepimento."
(articolo curato da E. Villa Istituto Humanitas)